Anatocismo e Usura: l’afflizione illegittima praticata dalla banca
08/19/2014Niente ritorno dell’anatocismo. Approvato infatti un emendamento al decreto legge Competitività, che cancella la norma sull’anatocismo (la capitalizzazione degli interessi su un capitale, affinché essi siano a loro volta produttivi di altri interessi) dal medesimo decreto. La questione era esplosa a fine giugno, quando si era scoperto che il decreto legge finiva per reintrodurre l’anatocismo, contro cui si sono battute per anni le associazioni dei consumatori. La previsione era contenuta nell’articolo 31 del decreto LEGGE N.91/2014, che sanciva: “Il CICR (Comitato interministeriale per il Credito e il risparmio, ndr) stabilisce modalità e criteri per la produzione, con periodicità non inferiore a un anno, di interessi sugli interessi maturati nelle operazioni disciplinate ai sensi del presente Titolo. Nei contratti regolati in conto corrente o in conto di pagamento è assicurata, nei confronti della clientela, la stessa periodicità nell’addebito e nell’accredito degli interessi, che sono conteggiati il 31 dicembre di ciascun anno e, comunque, al termine del rapporto per cui sono dovuti interessi; per i contratti conclusi nel corso dell’anno il conteggio degli interessi è comunque effettuato il 31 dicembre”.
Ora è arrivato il via libera da parte delle Commissioni Ambiente e Industria del Senato alla soppressione della norma sull’anatocismo: sulla cancellazione dell’articolo 31 del provvedimento c’è stato il parere favorevole del Governo.
La cancellazione di questa norma è una scelta politica che, verosimilmente, è stata il frutto di una protesta unitaria da parte di tutte le associazioni dei consumatori, che hanno fin da subito organizzato un’efficace campagna di comunicazione, al fine di mobilitare l’opinione pubblica contro questa disposizione